09/09/2023
cittaslow Germania, cooperazione, rivista online

Cooperazione senza confini

La prima rete locale cittaslow della Germania rafforzerà in futuro la “Regione della sostenibilitá della Strada tedesca del vino” (Deutsche Weinstraße).

Un impulso dall’Italia assicura che Deidesheim, Neustadt an der Weinstraße e Maikammer in futuro raggruppino e sviluppino la loro intensa ma libera cooperazione degli anni passati in un’unica struttura: si uniranno nella prima rete cittaslow della Germania. Il motto è “cooperazione senza confini”. E questo per vari motivi. Da un lato, cittaslow, l’associazione internazionale delle città del buon vivere, è essa stessa sinonimo di diversi contatti in tutto il mondo oltre i confini. In secondo luogo, si tratta di diversi settori come la cultura, il turismo, l’economia, l’ambiente o la coesione sociale. E per ultimo ma non meno essenziale, distanti dalle strutture del Palatinato, sono le sinergie e gli incentivi comuni a ricoprire un ruolo importante.

Dare vita a un’idea e svilupparla ulteriormente

Il Palatinato è forte e siamo tutti orgogliosi della nostra patria”. Ma è chiaro che non si può avere successo nel mondo globale guardando il proprio campanile”, sottolinea il sindaco di Deidesheim Manfred Dörr. Come presidente di cittaslow Germania e vicepresidente di cittaslow international, non vede l’ora di “dare vita e sviluppare ulteriormente” la prima rete in Germania. Il suo obiettivo – insieme ai suoi colleghi, il sindaco di Maikammer, Karl Schäfer, e il sindaco di Neustadt, Marc Weigel – è quello di approfondire ed espandere le relazioni maturate in più di un decennio. “In questo modo, si crea un legame lungo la Strada del Vino (Weinstraße) che aiuta a diffondere l’idea di cittaslow in tutto il territorio”, spiega Dörr.

Il progetto del Palatinato come modello per altri paesi

Cooperazione senza confini 1

Le due cittaslow della Renania-Palatinato, Deidesheim e Maikammer, sono vicine l’una all’altra. La città di Neustadt con i suoi villaggi vinicoli, posizionata geograficamente nel mezzo, collabora da anni nel settore turistico con i suoi vicini.  In quanto città-slow nel ruolo di sostenitrice, porta molti contatti esteri nella rete, anche nella regione Slow del Roero in Piemonte (Italia) o nei Paesi Bassi. In quanto sede dell’associazione Culinary Heritage (Patrimonio culturale Palatinato) e con buoni contatti con il Convivium Slowfood Pfalz, Neustadt è anche fortemente impegnata per la sostenibilità e la regionalità.

L’idea di rete è stata presentata all’ex Presidente di cittaslow World Stefano Pisani e al Segretario Generale Pier Giorgio Oliveti durante una visita a Deidesheim nel 2019. Si sono espressi a favore dell’attuazione. Il progetto potrebbe diventare un modello per altri paesi. Il trio del Palatinato sta ora perseguendo i diversi approcci per porre le persone al centro dello sviluppo urbano e della progettazione degli spazi abitativi.

La cooperazione vuole dare nuovi impulsi

Ci sono già alcuni progetti concreti di cooperazione intercomunale: Per esempio, si sta sviluppando un concetto di cooperazione culturale. Gli aspetti includono programmi culturali coordinati, marketing congiunto dei siti culturali o linee guida di qualità uniformi per i grandi eventi come le feste del vino. Tra le altre cose, si stanno discutendo comuni concetti di mobilitá alternativi, l’approvvigionamento idrico o il funzionamento di piscine all’aperto per residenti e ospiti come anche l’assistenza sanitaria.

Altri argomenti includono il maggiore utilizzo e commercializzazione dei prodotti regionali o la cooperazione tra ristoranti e aziende vinicole. L’obiettivo dichiarato dei tre partner della rete è quello di dare nuovi impulsi e quindi rafforzare ulteriormente la regione della sostenibilità della Strada tedesca del Vino e il Palatinato nel suo complesso.

Foto del contributo Cittaslow

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